mercoledì 19 settembre 2012

Le "Public Companies" e le diverse forme di privatizzazione


La Caremar ... a fondo!
[...] Le Public Companies sono molto presenti nell’economia statunitense sotto forma di SpA quotate in Borsa a proprietà diffusa, quindi ad azionariato diffuso senza uno specifico gruppo di controllo. Spesso il controllo è esercitato dai managers e gli investimenti sono tutelati da una presenza istituzionale che detenendo azioni di privilegio, pilota le strategie di sviluppo.
In tal modo si può indirizzare il pubblico risparmio verso forme di azionariato popolare (aart. 45-46-47 Cost) e favorire l’azionariato da lavoro attraverso l’assegnazione gratuita e l’acquisto di azioni da parte dei dipendenti. Si può così promuovere la realizzazione della democrazia economica nel nostro Paese, contribuendo alla realizzazione delle Public Companies che potrebbe essere legata al “processo di privatizzazione” in atto.
In effetti già esiste la categoria di azioni da lavoro previste dal Codice Civile all’art. 2349 e almeno formalmente prevedono una partecipazione dei lavoratori alla gestione d’impresa attraverso l’assegnazione gratuita di azioni con dividendo proporzionale o privilegiato.

Nella realtà si utilizza raramente tale strumento e comunque non incentivando il legame fra azienda e dipendenti, poiché nelle poche occasioni in cui si ricorre alle azioni da lavoro vengono associati ad esse diritti limitati rispetto alle azioni ordinarie (ad esempio possono non incorporare il diritto di voto nelle assemblee societarie negando di fatto la compartecipazione gestionale, e qualsiasi forma di controllo societario, ai loro detentori; inoltre possono essere intrasferibili per un certo numero di anni oppure essere trasferite, dietro autorizzazione degli amministratori, soltanto ad altri dipendenti).
In questo modo l’azionariato dei lavoratori si realizza in una partecipazione solo apparente dei dipendenti alla gestione d’impresa, poiché nella realtà il tutto si concretizza con una assegnazione straordinaria di azioni gratuite ai lavoratori che hanno diritto di ottenere una prestabilita parte dei dividendi.
Le Parole del Potere!
Nonostante tutte le suddette limitazioni poco frequente è il ricorso alle azioni da lavoro da parte di SpA operanti nel nostro Paese, mentre il processo di modernizzazione della nostra economia necessita di una significativa promozione dell’azionariato popolare e di una più moderna concezione dell’azionariato dei lavoratori.
Il problema delle public companies, e dell’azionariato popolare, era già presente, seppur in maniera indiretta, già nel programma del Governo Amato che prevedeva un piano di riforma globale del mercato finanziario. Ma quel piano di riforma, che vedeva nelle privatizzazioni il nocciolo centrale, è stato realizzato solo in piccola misura.
In effetti non si è ancora sciolto il nodo di come attuare le privatizzazioni, anche perchè le public companies che potrebbero essere realizzate attraverso tale processo, hanno bisogno di un forte contributo e sviluppo della Borsa rimuovendo le cause legislative, politiche, economiche, fiscali e psicologiche che ne hanno impedito la crescita. [...]

[...] Va ricordato, allora che il concetto di privatizzazione può essere inteso in modi diversi.
Da un lato vi è la privatizzazione sostanziale nel caso in cui la gestione dell’impresa viene assunta totalmente dai privati, ossia si attua una vero e proprio trasferimento della proprietà dall’azienda pubblica al settore privato. In questo caso le privatizzazioni, attuate attraverso una cooperazione tra pubblico e privato, consentono allo Stato di garantire un servizio, limitando il suo ruolo a semplice regolatore delle prestazioni offerte dall’operatore privato.
La principale differenza tra la privatizzazione sostanziale e le altre forme di privatizzazione si può rilevare nel fatto che in questo caso il privato diviene a tutti gli effetti titolare della proprietà. Sono diversi i motivi che possono indurre a questa scelta: oltre all’aumento delle entrate del bilancio pubblico e al contenimento del debito pubblico, vi può essere anche la volontà di decentrare l’economia, oppure di limitare l’attività in un determinato settore ritenuto non redditizio ed efficiente. [...]

- Le intenzioni dichiarate pubblicamente dal Governo -
[...] Oltre la privatizzazione sostanziale, vanno poi considerate le cosiddette forme “deboli” di privatizzazione. Queste sono così chiamate in quanto l’attività dell’impresa viene solo modificata per consentire una gestione più vicina alle compatibilità del mercato (rispettando cioè criteri di economicità, efficienza, profitto, competitività).

Si parla in questo caso di privatizzazione indiretta. Questa categoria riguarda tutte le forme di privatizzazione che mirano alla trasformazione delle formule di gestione delle imprese pubbliche lasciando però inalterato, almeno per quanto riguarda i pacchetti di controllo, il profilo degli assetti proprietari.
Pres. VI Comm. Reg. Campania
Trasporti,Urbanistica,Ambiente
Domenico De Siano (PDL)

Tra i principali interventi di privatizzazione indiretta vanno ricordati :

1) L’apertura del monopolio alla concorrenza.
Questo tipo di privatizzazione attua la rimozione delle barriere istituzionali sulle quali il monopolio basa la sua esistenza. Questo permette ai privati di intervenire nel mercato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dell’offerta e l’attuazione di contemporanee opportunità di profitto per le imprese entranti.
Nella realtà questa modalità è stata utilizzata nel campo dellepublic utilities, in modo che la scelta del consumatore possa essere attuata attraverso un confronto qualità/prezzo del servizio offerto da operatori diversi; al momento del consumo in sostanza l’utente si trova a scegliere fra l’offerta pubblica, libera e quella privata , a pagamento.
L'Assessore ai Trasporti
della Regione Campania
Sergio Vetrella (PDL)
2) La Deregolamentazione. ...
3) La modificazione delle modalità di prelievo del corrispettivo per l’acquisto di beni e servizi. ...
4) La privatizzazione incrementale. ...
5) La privatizzazione fredda. ...
6) La privatizzazione formale. ...
7) La privatizzazione funzionale. ... [...]

[...] le varie tecniche di vendita ... diverse tipologie operative di privatizzazione [...]



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Questa nota è liberamente tratta da un articolo, visibile cliccando questo weblink, a sua volta tratto da alcune pubblicazioni di:

Luciano Vasapollo
- Luciano Vasapollo, intellettuale marxista ateo nonché Docente di Economia Applicata all’Università degli Studi ‘La Sapienza’ di Roma, Direttore Scientifico di C.E.S.T.E.S.- PROTEO e scrittore rinomato.
Rita Martufi












- Rita Martufi, Ricercatrice Socio-Economico, è Direttrice Formazione e Ricerca di C.E.S.T.E.S.-PROTEO e anch'ella rinomata scrittrice.


Sito Web del Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali














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